IRCamminare insieme

Vai ai contenuti

Menu principale:

BRIGANTE E LA FARFALLA

Storie > Storie d'amicizia

BRIGANTE E LA FARFALLA
(fonte non precisata)

Era un bellissimo giorno di primavera, un tiepido venticello piegava le erbe ed i fiori del prato, e tante farfalle volavano, or su questo or su quel fiore. Ma tra l'erba nascosto c'era Brigante il grosso gatto grigio a macchie bianche, sempre pronto a combinar guai e a fare dispetti.
Quella mattina si divertiva a rincorrere le farfalle. In fondo al prato scorreva un ruscello, e da quella parte arrivò Filomena, una grossa farfalla rossa e nera a strisce dorate, ella si posava su quei bellissimi fiori. Ma Brigante la vide e subito con passo felpato e silenzioso si avvicinò e spiccò un balzo fulmineo e con una zampata volle catturare Filomena, ma Filomena fu pronta a volar via e così Brigante rimase a bocca asciutta e per rincorrere la farfalla scivolò e andò dritto dritto per terra, che figura per un gatto.  Allora ancora più arrabbiato brigante si avventò sulla povera Farfalla che colpita dalla zampata di Brigante rimase stordita per terra, Brigante le si avvicinò stava per cominciare a giocare come se la povera Filomena fosse una palla, ma ella si riprese e subito riusci ad infilarsi in una buca, non larga ma profonda e lì aggrappata ad una parete stette tutta tremante, con un gran batticuore. Ella non sapeva cosa fare, se usciva dal buco trovava Brigante che si era posto davanti all'uscita e la guardava con occhi di fuoco, se andava più avanti dove ella vedeva un'altra uscita c'era un grosso ragno peloso con la sua ragnatela pronto a catturarla per fare un bel pranzo. La situazione di Filomena era disperata. Sopra il buco Brigante, disteso sull'erba, fingeva di dormire, ma guai a Filomena se si fosse mossa verso l'alto. All'imboccatura della breve galleria il ragno stava all'erta, tenace e spaventoso, pronto a far funzionare la trappola della sua rete. La farfalla se ne stava così ferma ferma senza saper che cosa fare. Quando in suo aiuto arrivò Batticoda, un uccellino dalle penne grigie che saltellava tra i rami di un ciliegio lì vicino, s'impietosì della povera Filomena, e poiché la conosceva ed in passato aveva ricevuto da lei delle gentilezze, pensò di soccorrerla. " Filomena, Filomena, fatti coraggio" le disse, "Stai tranquilla che adesso ci penso io! Vedrai che riuscirò a liberarti". Volò via per mettere in pratica il suo piano. Dopo un po' di tempo infatti arrivarono assieme a Batticoda un gran numero di uccellini e ognuno di loro aveva nel becco una noce. Passando uno alla volta sopra il buco, gli uccellini lasciavano cadere le noci le quali sui sassi del prato si aprivano e ne uscivano tanti piccoli vermetti bianchi e tutti insieme cominciarono a rodere la ragnatela del ragno peloso e così Filomena ebbe l'uscita libera. Brigante la vide volar via dall'altra uscita e cosi si precipitò nel buco, ma rimase con il naso strizzato perché il buco era stretto ,  che male disse e così a malincuore decise di abbandonare la caccia era mezzogiorno ed egli si diresse verso casa dove la sua piccola padroncina gli faceva sempre trovare una pappa buona e succulenta.

 
Torna ai contenuti | Torna al menu