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I miracoli

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I miracoli segni dell'amore di Dio

I Vangeli raccontano che Gesù annunciava il regno di Dio non solo con le parabole, ma anche con alcuni segni prodigiosi ed inspiegabili: i miracoli.
Questo non vuol dire che Gesù è un mago che vuole sbalordire chi gli è accanto, non vuole sembrare potente, ma vuole far capire che Dio, con il suo amore e la forza della Parola, può cambiare la vita. Gesù fa molti miracoli per alleviare le sofferenze degli uomini e con questi segni ci aiuta a compren- dere che egli non dona solo la guarigione
del corpo, ma anche quella del cuore e lo rende capace d'amare.


1)Il miracolo del cieco Bartimeo dal Vangelo di Mc 10,46-52

E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
47  Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
48  Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
49 Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!».
50 Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
51 Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!».
52 E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

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Messaggio

Il cieco Bartimeo , viene guarito, ma oltre al dono fisico della vista, riceve anche il dono più grande quello della fede, infatti, riconosce Gesù come il Salvatore e diventa suo discepolo.

2)
Il miracolo del paralitico (Mt 9,2-33)  

1 Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
3 Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico.
5 Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
6 Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro:
7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
8 E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore?
9 Che cosa è più facile: dire al paralitico «Ti sono perdonati i peccati», oppure dire «Àlzati, prendi la tua barella e cammina»?
10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra,
11 dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua».
12 Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

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Messaggio

Gli amici del paralitico sono talmente fiduciosi nell'opera di Gesù che addirittura scoprono il tetto e calano il loro amico davanti a Gesù.
Gesù ricompensa la loro fede donando al paralitico il perdono dei peccati, questo è il segno che lui è veramente il Figlio di Dio.
Solo successivamente per contrastare l'incredulità guarisce fisicamente il paralitico che felice prende il suo lettino e esce dalla casa.

3)
Il servo del centurione (Mt 8, 5-3)

5 Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva:
6«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente».
7 Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
8 Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: «Va'!», ed egli va; e a un altro: «Vieni!», ed egli viene; e al mio servo: «Fa' questo!», ed egli lo fa».
10 Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!
11 Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti».
13 E Gesù disse al centurione: «Va', avvenga per te come hai creduto». In quell'istante il suo servo fu guarito.

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Messaggio
Gesù non fa nessuna distinzione, egli salva ogni uomo che ha fede in lui.

I segni di Gesù si manifestano anche sulla natura.

Le nozze di Cana (Gv 1-12)

1 Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.
2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino».
4 E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora».
5 Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
6 Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri.
7 E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo.
8 Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
9 Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo
10 e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
11 Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12 Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni.

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Messaggio

Maria si preoccupa della difficoltà che avrebbero avuto gli sposi nel non avere più vini e prega il Figlio di aiutarli, questo è il compito che Maria la Mamma di Gesù ha, pregando lei saremo aiutati sempre nelle nostre necessità, Dio ascolta sempre la sua mamma.


Gesù placa il lago in tempesta

22 E avvenne che, uno di quei giorni, Gesù salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all'altra riva del lago». E presero il largo. 23 Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Una tempesta di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo.
24 Si accostarono a lui e lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». Ed egli, destatosi, minacciò il vento e le acque in tempesta: si calmarono e ci fu bonaccia.
25 Allora disse loro: «Dov'è la vostra fede?». Essi, impauriti e stupiti, dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, che comanda anche ai venti e all'acqua, e gli obbediscono?».

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Messaggio
Gesù teme che l'uomo veda solo il miracolo e si fermi lì, senza chiedersi quale sia il suo significato, dando ai gesti di Gesù qualcosa di magico rischia di lasciare stupiti, senza suscitare la fede. Simili a coloro che chiedono favori e raccomandazioni ai potenti, molti cristiani si rivolgono a Dio per ottenere l'impossibile, senza preoccuparsi del senso della vita, senza mettersi in discussione. Molto spesso la nostra fede è alla continua ricerca di piccoli e grandi miracoli, di piccole e grandi apparizioni, senza convertire il nostro cuore al grande miracolo della presenza di Cristo. Dio vuole essere amato per ciò che è, non per ciò che dà.
Gesù moltiplica i pani e i pesci (Gv 6,1-13)
1 Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,
2 e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi.
3 Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
5 Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.
7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:
9 «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. 12 E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.


Messaggio

Gesù cerca di aiutare la folla a passare dal segno al suo significato vero dicendo: "
Io sono il pane della vita" chiede alla folla un salto di qualità. Sembra dirci : questa è la mia opera, mi faccio pane io, perché ognuno di voi non solo mi possa guardare, ma mi possa mangiare, mi possa condividere, mi possa sperimentare come energia, come forza vitale per andare avanti. Con me "dentro" non ci sarà più fame né sete, ci saranno giustizia e misericordia, ci saranno verità e pace, ci sarà amore e fiducia perché io vi aiuterò a comprendere la strada giusta per donare
Gesù si rivela con la sua Parola: trasforma l'acqua in vino, calma il mare, moltiplica il pane e i pesci, anche le cose e la natura gli ubbidiscono.
I miracoli per i Cristiani, sono segni dell' amore di Dio
per l'uomo e del fatto che Gesù è veramente il Figlio di Dio.

Approfondimenti:
Miracolo dal latino mirari, cioè fatto che desta meraviglia.  

 
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