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Piccole storie di Santi

Storie

Piccole storie di santi

La storia di San Paolo.

Paolo era un ebreo, molto dotto egli non aveva conosciuto Gesù, ma sapeva che i cristiani suoi seguaci dicevano delle cose che facevano arrabbiare molto i farisei ed anch'egli ne era convinto, tanto che a capo di un piccolo squadrone cercava di scovare dai nascondigli i cristiani per poi portarli al giudizio dei sacerdoti. Era zelante nel suo lavoro e convinto di far bene. Ma un giorno mentre si recava a Damasco, sulla via qualcosa lo fece cadere da cavallo un bagliore nel celo si stagliò e una voce tonante gli chiese: "Perché Paolo mi perseguiti?" La voce lo spavento e il bagliore lo fece diventare cieco. I compagni lo condussero a Damasco. Qui vi rimase tre giorni nel silenzio e nel buio Paolo, pensò alla voce e poi alle parole che aveva sentito raccontare da quegli uomini che credevano in Cristo Signore e piano piano il Signore mise nel suo cuore il dono della fede, e capì di aver proprio fatto male, di aver condotto a morte tanti uomini e capì che la strada giusta era quella di seguire il Signore Gesù. Da quel momento egli fu capace di esprimere a tutti la sua fede, di portare la testimonianza dell'amore di Dio espresso nel suo unico Figlio Gesù. L'incontro con Gesù aveva cambiato la sua vita.

La storia di san Francesco e il suo incontro con Gesù.

Francesco nasce ad Assisi, il padre Pietro è un ricco commerciante di stoffe. Ancora giovane Francesco inizia a lavorare nella bottega del padre è intelligente e sensibile, ama la vita allegra e libera. Partecipa alla vita comunale di Assisi andando in guerra contro Perugia, e fatto prigioniero rimase in prigione per circa un anno. Tornato ad Assisi decise di arruolarsi nell'esercito di Gualtiero di Brienne, gli sembrava infatti che il divenire cavaliere era davvero importante. Ma arrivato a Spoleto, decise di tornare indietro, che cosa lo aveva fermato non si sa, ma da quel momento seppe che ne la vita del mercante ne quella del cavaliere erano per lui. E' per Francesco l'inizio della sua profonda conversione. Francesco si chiude in se stesso, anche a costo dell'incomprensione, fino allo scherno che della sua scelta hanno la famiglia e il gruppo di amici. La sua vita è dedicata alla preghiera e all'aiuto ai poveri e anche ai lebbrosi. La sua decisione di una vita diversa lo porta allo scontro con il padre e alla rinuncia ad ogni bene terreno, fin dalla veste che porta, sulla piazza di Assisi, di fronte al Vescovo Guido. La vita di Francesco è ora quella di un penitente e di un eremita. Ma dopo qualche anno egli dopo l'ascolto del Vangelo di Luca sulla missione degli apostoli ad evangelizzare la terra stando in povertà, fidandosi solo di Dio, predicando al popolo la vita divina manifestata in Gesù. Egli va per le strade e le piazze a predicare e pian piano è seguito da tanti altri giovani e così nasce l'ordine dei francescani la cui regola fondamentale è la povertà. San Francesco è vissuto in stretta povertà e preghiera felice solo di stare in contemplazione di Dio e parlare di lui a tutte le genti.



La storia di Don Bosco.

San Giovanni Bosco nacque a Castelnuovo d'Asti, il 16 agosto 1815. Suo padre era un piccolo affittuario con qualche capo di bestiame. Egli morì nel 1817, lasciando la moglie e i tre figli Antonio, Giuseppe e Giovanni. La famiglia passò dei momenti molto difficili e di miseria. Giovanni all'età di tredici anni andò a lavorare come garzone presso una famiglia di coltivatori, nonostante avesse il desiderio di continuare gli studi. Rimase a servizio qualche anno poi tornato in famiglia gli fu permesso di finire le elementari. Ormai ventenne decise di entrare nel seminario di Torino fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1841. Egli amava molto i bambini e vedendo i figli dei poveri operai che non riuscivano ad andare a scuola ne avere uno spazio per giocare pensò di fu attento molto all'educazione dei giovani ed infatti fece da catechista a tanti giovani del posto e quando gli fu dato l'incarico di cappellano presso il Rifugio e l'Ospedaletto di s. Filomena egli vi si trasferì portandosi dietro i ragazzi che gli si erano affezionati. La stanza di don Bosco serviva da ritrovo ed egli aiutò, sostenne molti ragazzi in difficoltà. E' da lui che nacquero gli oratori che ancora oggi funzionano in quasi tutte le parrocchie. Luoghi importanti di aggregazione giovanile secondo i valori del cristianesimo. Fu un prete intraprendente e coraggioso.




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