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Poesie di Natale

Storie > Filastrocche e poesie

La buona novella
Ascoltate la novella
che portiamo a tutto il mondo:
è di tutte la più bella,
è fiorita dal profondo.
Nella stalla, ecco, ora è nato
un dolcissimo bambino.
La Madonna l’ha posato
sulla paglia: poverino!
Ma dal misero giaciglio
già la luce si diffonde,
già sorride il divin Figlio
ed il cielo gli risponde.
Quel sorriso benedetto
porti gioia ad ogni tetto!
G. Fanciulli

Il vecchio Natale
Il vecchio Natale
Mentre la neve fa, sopra la siepe,
un bel merletto e la campana suona,
Natale bussa a tutti gli usci e dona
ad ogni bimbo un piccolo presepe.
Ed alle buone mamme reca i forti
virgulti che orneran furtivamente
d’ogni piccola cosa rilucente:
ninnoli, nastri, sfere, ceri attorti…
A tutti il vecchio dalla barba bianca
porta qualcosa, qualche bella cosa.
e cammina e cammina senza posa
e cammina e cammina e non si stanca.
E, dopo avere tanto camminato
nel giorno bianco e nella notte azzurra,
conta le dodici ore che sussurra
la mezzanotte e dice al mondo: È nato!
M. Moretti

E’ Natale!
E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta



Il presepe
Natale. Guardo il presepe scolpito
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure in legno ed ecco i vecchi
del villaggio e la stalla che risplende
e l’asinello di colore azzurro.
S. Quasimodo



Auguri a colori
Voglio farti gli auguri a colori
perché sia Natale sia dentro che fuori:
sia bella la casa, la strada, la festa,
sia buona la cena e quello che resta.
E siano buoni biglietti e pensieri,
parole di oggi e quelle di ieri.
E allora eccoti auguri arancione
che sanno di zucca, arancia e melone,
che portino aria di grande allegria
in ogni casa, compresa la mia.
Un monte di auguri di un verde frizzante,
che diano gioia in cambio di niente,
che mandino odore di boschi e racconti,
di foglie, di muschio e di rossi tramonti.
Un mare di auguri dipinto di blu,
che portino gioia a chi vuoi tu
e faccian tornare la fantasia
a chi l’aveva perduta per via.
Auguri gialli, pieni di sole,
per riscaldare tante parole
e per guardare con simpatia
chi ti sta intorno, chiunque sia.
E ancora auguri di un rosso lucente
che parlino al cuore di tutta la gente,
per stare insieme vicino al fuoco
a raccontarsi o a fare un gioco.
Infine auguri arcobaleno
perché il Natale sia sereno
e riporti dentro a ogni cuore
pace, speranza, gioia, amore.



Albero di Natale
Albero di Natale
Bambinello eccezionale
Cantiamo in coro
Diletto sei un tesoro
E’ mezzanotte, il gran Bambino è nato
Finalmente dalla mamma è cullato
Già c’è la pace nel mondo
Ho nel cuore un amore profondo
I Re magi sono arrivati
Lassù la Stella Cometa li ha guidati
Molti bambini sono felici
Natale è la festa degli amici
Ora il popolo incantato
Porge onori al suo adorato
Questi giorni di Pace e di amore
Riempiono la vita di grande valore
Su nel cielo un gran bagliore
Tutto il mondo è in uno splendore
Uniamoci Bambini diamoci la mano
Veniamo al presepe senza fare baccano
Zitti, è Natale.

di Erminio Gus



Pensiamo al Natale
Pensiamo al Natale
e ne discutiamo,
abbiam fatto l’albero
e pure il presepe,
parliamo di doni
e di dove andiamo,
se nel timballo
ci va o no il pepe.
Ma vi prego fermiamoci
solo un momento
e attenti osserviamo la capannella,
cambiamo pensiero
e con struggimento
concentriamoci ora sulla buona novella.
Quel piccolino sulla paglia adagiato
che tanti han visitato con devozione,
merita certo la nostra attenzione.
Pacchi, pacchetti, un pranzo regale,
nemmeno il tempo di una preghiera,
ecco che cosa è diventato il Natale :
abbiamo smarrito la strada più vera.
Quest’anno facciamo qualcosa di nuovo,
preghiamo per i paesi distrutti da guerre,
pei bimbi che non mangiano neppure un uovo
perché possano vivere in fertili terre.
Priviamoci appena di una fettina
di ciò che abbiamo e doniamola loro,
Gesù Bambino già domani mattina
ci riempirà il cuore con un grande tesoro.



Notte Santa
Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti.
Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell’osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
- Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po’ di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe
Il campanile scocca
lentamente le sette.
- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
d’astronomi e di dotti, qui giunti d’ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
- Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
- Oste di Cesarea… – Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell’alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! – ecco una stalla! –
Avrà posto per due?
- Che freddo! – Siamo a sosta –
Ma quanta neve, quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue…
Maria già trascolora,
divinamente affranta…
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.

I Tre Santi Magi
I tre santi Re Magi dall’Oriente
chiedono in ogni piccola città:
«Cari ragazzi e giovinette,
dite, la strada per Betlemme è per di qua?»
Né i giovani né i vecchi non lo sanno
e i tre Re Magi sempre avanti vanno;
ma una cometa d’oro li conduce
che lassù chiara e amabile riluce.
La stella sulla casa di Giuseppe
ecco s’arresta: là devono entrare.
Il bovetto muggisce, il bimbo strilla,
e i tre Re Magi prendono a cantare.
Heinrich Heine
ninnoli, nastri, sfere, ceri attorti…
A tutti il vecchio dalla barba bianca
porta qualcosa, qualche bella cosa.
e cammina e cammina senza posa
e cammina e cammina e non si stanca.
E, dopo avere tanto camminato
nel giorno bianco e nella notte azzurra,
conta le dodici ore che sussurra
la mezzanotte e dice al mondo: È nato!
M. Moretti


È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d’un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill’anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill’anni s’attese
quest’ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d’un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
G. Gozzano


A come albero vero o anche finto
A come albero vero o anche finto
B come bue dentro al recinto
C come cometa che mostra la via
D come doni da portar via
E come “ecco, Natale è arrivato!”
F come fuoco che scalda il Neonato
G come grotta col bue e l’asinello
H, silenzio! Dorme il Bambinello
I come incensi assai profumati
L come lumini ben sistemati
M come Mamma del Redentore
N come nuovo è quell’amore
O come ochette lungo il laghetto
P come pastori con barba e berretto
Q come quanti i fiocchi di neve
R come rima che fa “lieve lieve”
S come statue di gesso, di vetro
T come tavole più lunghe di un metro
U come unico è sempre il Natale
V come vischio sul davanzale
Z come zucchero su un pandoro eccezionale!


A Betlemme
A Betlemme Gesù è nato.
La Madonna Lo ha posato
sulla paglia in una stalla,
senza fuoco e senza maglia.
Tra la mamma ed il papà
or Gesù contento sta.
Attorno angeli e stelle,
pastori e pastorelle
adorano con amore
Gesù il Salvatore



6 Gennaio
Sopra i tetti, pian pianino
va la vecchia e, dal camino,
poi si cala e giù rimbalza
per riempire la tua calza
di carbone o di dolcetti
di arance e di giochetti
poi risale, se ne va
e un altr’anno tornerà!



A Gesù Bambino
Dalla tua culla, o adorato Bambino
Tendi L’orecchio un momentino.
Mi senti?
Povere e deboli son le mie parole
Ma piene di fervido amore.
Esse dicono soltanto:
“Concedi, Gesù santo
ogni Grazia e tanto amore
al babbo, alla mamma e al mio cuore”.



Stella di Natale
Splendi nella notte
Stella bianca, stella d’amore!
Splendi su di noi
E una speranza cresce nel cuore.
Ti viene la voglia di sognare
Per volare lassù, dove vivi tu.
Tu stella di natale.
Stella di Natale portaci la pace
e lascia un po’ della tua luce dentro di noi.
Stella di Natale,
resta un po’ di più… fermati lassù!



Natale è festa di gioia e pace
Natale è festa di gioia e pace,
ogni rancore si spegne o tace;
tutto si scorda, tutto sì oblia,
deve esser giorno sol d’allegria.
Dunque scordatevi, o miei diletti,
le mie mancanze e i miei difetti.
Se io promettessi di essere buono,
mi neghereste forse il perdono?
Tace la mamma, tu, babbo, taci.
Son dunque assolto: che io vi baci!


Quest’anno Babbo Natale è annoiato
Quest’anno Babbo Natale è annoiato
perché il suo vestito non è cambiato:
sempre rosso è il suo giaccone,
come pure il pantalone.
Prima piange e poi si sente infelice,
poi prende pennello e vernice
così cominciano le prove
per inventare tinte nuove.
Verde è il colore dell’abete;
gialle sono le stelle comete;
marrone è il colore della slitta;
nero l’interno della soffitta;
poi babbo natale si guarda allo specchio
e si vede brutto e vecchio.
Allora decide di rimettersi addosso
il suo vestito di colore rosso:
“Solo così, in fondo, in fondo
posso viaggiare intorno al mondo”.


M’han detto di esser buono
M’han detto di essere buono e ubbidiente
come Gesù quand’era piccolino.
Mi ci son provato, ma inutilmente,
credetemi, son troppo biricchino!
Per Natale mi voglio convertire,
dispetti e bizze non li farò più
e sarete costretti a convenire
che un pochino somiglio al buon Gesù.



Letterina di Natale
Letterina di Natale,
sotto il piatto del papà
sta tranquilla, zitta e buona
finché lui ti troverà.
Quando poi, finito il pranzo,
saran letti i miei auguri,
saran lette le promesse
per il tempo che verrà,
letterina te ne prego
tu per me non arrossire:
per quest’anno le promesse
io ti posso garantire,
perché quel che ho scritto dentro
sarà proprio tutto fatto.
Letterina di Natale
sta tranquilla sotto il piatto.


Ho Sognato
Ho sognato che il Bambino
venne presso il mio lettino
e mi disse dolcemente:
“Per Natale non vuoi niente?”
Io pensai per prima cosa
a te mamma sì amorosa
a te babbo, buono tanto,
e gli dissi:”Gesù santo,
babbo e mamma benedici,
fa’ che sempre sian felici!”


Gesu’ Bambino vestito di bianco
Gesù Bambino vestito di bianco
porta i tuoi doni a chi è forte e a chi è stanco,
porta i tuoi doni a grandi e piccini
Gesù Bambino che ami i bambini.
Gesù Bambino vestito di blu
porta i tuoi doni a chi vuoi tu,
porta i tuoi doni che son sempre veri,
Gesù Bambino di oggi e di ieri.
Tanti Auguri con un girotondo.
Tanti Auguri a tutto il mondo



Brilla in cielo una stella
Brilla in cielo una stella
Con la coda lunga e bella.
Si ode dentro la capanna,
una dolce ninna-nanna.
C’?n bambino biondo, biondo
Col visetto tondo, tondo,
che riceve doni e fiori
dagli umili pastori.


Arriva il Natale
Arriva il Natale
la festa speciale
speciale davvero
per il mondo intero.
Per tutti i bambini:
italiani, francesi o abissini
e noi che siamo cos?iccini,
non chiederemo dei regalini,
ma solo la pace per tutti i bambini


Stella di Natale
Splendi nella notte
Stella bianca, stella d’amore!
Splendi su di noi
E una speranza cresce nel cuore.
Ti viene la voglia di sognare
Per volare lassù dove vivi tu.
Tu stella di natale.
Stella di Natale portaci la pace
e lascia un po’ della tua luce dentro di noi.
Stella di Natale,
resta un po’ di più fermati lassù






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